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Ponti di Pisa - PONTE DELLA CITTADELLA

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Ponti di Pisa
PONTE DELLA CITTADELLA
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:: INGRESSO FLUVIALE AL PONTE DELLA CITTADELLA
Il primo approccio a Pisa per chi viene dal mare: i primi ponti, la Cittadella-antica Tersanaia-da un lato, è un po' più avanti, a destra, la maestosa facciata di San Paolo a ripa d'Arno, con la facciata a ponente. Il fiume, allora generalmente navigabile, con acque, così limpide da potersi persino bere, era attraversato dai "beolini", adibiti prevalentemente al trasporto di rena e mattoni (numerose a Porta a Mare e a Porta Fiorentina erano le fornaci). Queste imbarcazioni erano talvolta sospinte da riva. Il navicellaio precedeva il natante di parecchi metri, in posizione più elevata, lungo la riva, o alla sommità dell'argine e curvo, tirava la barca con l'alzaia, una sorta di fune, che si era avvinghiata al torace ed il cui capo opposto era legato alla prua.


:: LA SCORCIATOIA
Nell'immagine a fianco, scattata alla fine del secolo, si nota il vecchio incile, che immetteva nel canale dei Navicelli, consentendo alle imbarcazioni di raggiungere, in breve tempo, il porto di Livorno, evitando così di "doppiare" Bocca d'Arno. La guerra ha distrutto questa importante opera, utile alla navigazione e per rendere accessibile la via d'acqua, si è dovuto costruire, più a mare, un nuovo incile.


:: L'ARNO IN PIENA
Da tempi immemorabili i pisani hanno sempre avuto paura delle piene dell'Arno che più volte nel corso dei secoli, hanno invaso le campagne circostanti e gli abitanti causando danni incalcolabili. Due piene immemorabili sono:
quella del 4 Giugno 1915, e quella del 1920.
Durante la prima le acque non superarono il limite di guardia, nella seconda provocarono danni e preoccupazioni per i pisani.